In previsione dell’imminente EXPO 2015, cinque artisti italiani contemporanei esplorano l’arte come nutrimento altro dell’uomo. Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, dal 25 marzo al 17 luglio.
Con l’EXPO 2015 ormai a un passo dall’apertura, a Milano la Fondazione Arnaldo Pomodoro declina il tema portante dell’evento internazionale, “Nutrire il pianeta”, nell’accezione metaforica di “nutrizione” come arricchimento dello spirito e dell’intelletto.
Con un titolo preso in prestito dalla filosofia marxista, adottato poi come slogan dalle suffragette e dai movimenti operai dei primi del Novecento, Il Pane e le Rose ricorda – niente di più attuale – che non di solo lavoro si vive e che per sopravvivere l’uomo ha bisogno del pane quanto degli affetti, delle passioni, dell’arte.
Cinque artisti italiani – Gianni Caravaggio, Loris Cecchini, Chiara Dynys, Pino Deodato e Giuseppina Giordano – differenti per linguaggio e pratica artistica, si confrontano sul tema con opere non necessariamente recenti, eppure attualissime. A dimostrare che spesso l’arte è capace di intuizioni che anticipano i tempi.
La mostra Il pane e le Rose, curata da Marco Meneguzzo, apre al pubblico domani – 25 marzo – e sarà visitabile negli spazi della Fondazione Arnaldo Pomodoro sino al 17 luglio.
[Immagine d’apertura: Chiara Dynys, Pane al mondo, 2015]