La Galleria del Cembalo presenta a Roma una selezione di opere del fotografo veneziano. Eccezionali paesaggi e spettrali città fanno della la mostra "Wildlands and Cityscapes" uno spettacolo per gli occhi.
Inaugura questo fine settimana, e precisamente sabato 28 marzo, l’esposizione Wildlands and Cityscapes, organizzata dalla Galleria del Cembalo di Roma per celebrare la fotografia di Luca Campigotto.
La rassegna nasce dalla collaborazione con la veneziana Bugno Art Gallery e sarà visitabile fino al 27 giugno, proponendo al pubblico della capitale i temi cari all’artista veneto, classe 1962: il viaggio e l’osservazione dell’ambiente, sia esso naturale o urbano.
L’accostamento tra straordinari ritratti di paesaggi e scatti dedicati alle architetture delle grandi città – spesso in notturna e con tempi di ripresa dilatati – è la chiave di lettura dell’intera produzione di Campigotto.
Le fotografie dello Stretto di Magellano, dei ghiacci della Lapponia o dell’isola di Pasqua testimoniano l’empatia dell’artista nei confronti dei luoghi, evidente anche nella serie incentrata su New York e Chicago, sorta di Gotham City dove immaginario cinematografico e realtà si uniscono.
Originario di Venezia, attualmente “pendolare transoceanico” che fa la spola tra New York e Milano, Campigotto ha saputo conquistare il successo internazionale grazie a uno stile che combina ricerca ed emotività.
Le sue opere sono state esposte dalle più grandi istituzioni mondiali, come la Biennale di Venezia e il MOCA di Shangai, e i suoi libri fotografici hanno raggiunto una diffusione planetaria.