Nell’Anno Internazionale della Luce, Roma si regala temporaneamente un’illuminazione urbana d’autore con l’RGB Outdoor Light Festival. Tra arte, design e urbanistica.
Pochi sanno che il 2015 è stato proclamato dall’UNESCO l’Anno Internazionale della Luce e dell’applicazione delle relative tecnologie agli ambiti della scienza, della sostenibilità ambientale e della cultura. A Roma, il 26 e il 27 marzo, la luce è protagonista con l’RGB Outdoor Light Festival.
Alla prima edizione, il festival – organizzato da Luci Ombre – ha commissionato ad artisti e designer internazionali la reinterpretazione dell’illuminazione delle strade e delle viuzze, anche le meno conosciute, del Municipio V di Roma. Quattro chilometri che attraversano quartieri storici della Capitale saranno illuminati da installazioni artistiche e interventi innovativi di illuminotecnica, studiati ad hoc.
In programma c’è anche un workshop gratuito e aperto alla cittadinanza tenuto dal collettivo spagnolo Lupercales, a supporto della realizzazione dell’installazione luminosa concepita per l’acquedotto alessandrino di Parco Sangalli.
Il collettivo di artisti e architetti Stalker, invece, coinvolgerà i cittadini nella costruzione di un’originale mappatura di fenomeni luminosi casuali, dovuti a riflessi o a rifrazioni della luce naturale o artificiale, individuati in giro per la città.
Partendo dalla consapevolezza che l’illuminazione urbana è uno dei fattori determinanti per la qualità e la sicurezza delle città, il festival intende aprire una riflessione sul ruolo della luce nella pianificazione urbana non come elemento accessorio, o esclusivamente funzionale, bensì capace anche di un impatto socio-culturale, che interviene e cambia in positivo la percezione dei luoghi del nostro vivere quotidiano.