Padova rende omaggio a uno dei suoi maestri. Fino a luglio, una serie di mostre ripercorreranno le origini e l’evoluzione del grande contributo di Donatello al Rinascimento della città veneta.
Il decennale soggiorno di Donatello in terra patavina, attorno alla metà del Quattrocento, è l’evento da cui prende le mosse il ciclo di esposizioni Donatello e Padova, che la città dedica al grande artista fiorentino. Ripercorrendo le tappe creative della sua permanenza in Veneto, i Musei Civici Eremitani e Palazzo Zuckermann affiancheranno i poli ecclesiastici nel tracciare un ideale percorso espositivo, che unirà i capolavori realizzati da Donatello per la comunità e quelli conclusi dagli allievi.
Si comincia domani, sabato 28 marzo, con l’inaugurazione di Donatello e la sua lezione. La straordinaria rassegna, che si snoda tra i Musei Civici Eremitani e il vicino Palazzo Zuckermann, evidenzia l’influsso delle celebri opere padovane di Donatello – dalla Pietà con Angeli e le Marie al monumento a Gattamelata – sui risultati raggiunti dai successori, tra cui Bartolomeo Bellano e Andrea Briosco.
Al Museo Diocesano, invece, andrà in mostra Donatello svelato, ovvero l’eccezionale presentazione al pubblico del Crocifisso dei Servi (in un particolare nella foto d’apertura): finalmente attribuita a Donatello, la scultura lignea è stata riportata all’antico splendore con un minuzioso restauro.
La mostra, ospitata nello scenografico Salone dei Vescovi, offre l’occasione storica di ammirare riuniti per la prima volta tre grandi Crocifissi che Donatello produsse nel corso della sua vita: quello realizzato per la chiesa di Santa Croce in Firenze (1406-08) – oggetto di una celebre gara con l’antagonista Filippo Brunelleschi raccontata da Giorgio Vasari nelle sue Vite -, quello dei Servi e quello bronzeo della Basilica di Sant’Antonio a Padova (1443-1449).
Ancora, altri due appuntamenti sono in programma a Padova per tracciare opere ed eredità dello scultore rinascimentale. Un interessante percorso didattico, allestito al Museo Antoniano della Basilica del Santo, permette ai visitatori di rileggere nel dettaglio alcuni dei capolavori di Donatello, la cui collocazione non permette altrimenti una fruizione così ravvicinata.
Ultima tappa dello speciale itinerario storico-artistico è l’Oratorio di San Rocco, dove verrà ospitata l’esposizione Gioielleria contemporanea. Omaggio a Donatello.