Alla GAM di Torino, le opere di Amedeo Modigliani dialogano con gli artisti della Parigi di primo Novecento, con cui l’artista livornese condivise ideali artistici e vita dissoluta.
Conosciuto dal grande pubblico per le sue figure femminili dai colli allungati, gli occhi vuoti e l’aria indecifrabile, Amedeo Modigliani sarà in mostra alla GAM, la Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea di Torino, nell’ambito di un’ampia esposizione intitolata Modigliani e la Bohème di Parigi.
Di origini livornesi, Amedeo Modigliani si trasferì nella Parigi del primo Novecento, crocevia di artisti e intellettuali, dove si lasciò trascinare dalla vita febbricitante e bohémien che si respirava nei quartieri di Montparnasse e Montmartre.
La mostra ripercorre la produzione artistica di Modigliani, incrociandola appunto con le opere della cerchia di artisti dell’École di Parigi, con cui il pittore condivise arte e vita: tra di loro, si ricordano Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage e Picasso.
Nelle cinque sezioni in cui si articola la mostra sono esposte circa 90 opere, di cui 60 provenienti in larga misura dal Centre Pompidou di Parigi e da autorevoli collezioni – pubbliche e private – europee. Di proprietà della GAM è invece il ritratto della Ragazza Rossa del 1915, in cui si rintracciano i tratti stilistici propri di Modigliani, come la geometria dell’ovale e la linea di contorno semplificata e dura, quasi scultorea.
La mostra, visitabile sino al 19 luglio, è promossa dalla GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è di Jean‐Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del museo parigino.