Lo scorso 28 marzo, la Galleria Civica intitolata a Giovanni Segantini ha avviato un ampio progetto espositivo e di ricerca, finalizzato a valorizzare il pittore divisionista e la sua città d’origine.
Arco, cittadina tra le montagne a due passi dalla riva dell’Alto Garda, nel 1858 diede i natali a Giovanni Segantini, tra i massimi esponenti della corrente pittorica divisionista. Oggi, il MAG – Museo Alto Garda – in collaborazione con il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – intende valorizzare la città quale luogo d’origine del pittore, collocando Arco a capo di una rete internazionale dei musei che, in ogni parte del mondo, custodiscono nelle loro collezioni opere dell’artista.
Inaugurata nel 2012 nel seicentesco Palazzo dei Panni, dallo scorso 28 marzo la Galleria Civica G. Segantini presenta un rinnovato allestimento per i dipinti, le opere di grafica e i documenti storici, oltre a un nuovo percorso espositivo con postazioni interattive e didattiche.
Il progetto pluriennale Segantini e Arco consta anche di un programma internazionale di ricerca. Il 18 aprile si svolgerà a tal proposito Segantini. Scritture d’alta quota, una giornata di studio che riunirà studiosi e ricercatori provenienti dalla Svizzera e dall’Austria, dove il pittore ebbe grande fortuna critica.
[Immagine d’apertura: Giovanni Segantini, Natura morta con cacciagione, 1880-1881, Rovereto – Mart]