Ristorante, libreria, negozio di fiori, profumeria e casa editrice: Casa Cavia è tutto questo e anche di più. Viaggio all'interno della nuova destinazione culturale di Buenos Aires, inaugurata a marzo.
Una residenza progettata nel 1927 dall’architetto norvegese Alejandro Christophersen, con l’intervento dello studio KallosTurin Architects è diventata un moderno centro culturale: si tratta dell’argentina Casa Cavia, ufficialmente aperta a marzo grazie agli sforzi dell’imprenditrice Lupe Garcia e di Ana Mosqueda, editrice di Ampersand Publishing che proprio nell’edificio rinnovato ha ora la sua nuova sede.
Collocata nel bel quartiere residenziale di Palermo Chico – Buenos Aires, l’edificio a due piani ha mantenuto molte delle sue caratteristiche originali, dalle proporzioni degli ambienti ad alcuni magnifici dettagli, che impreziosiscono la permanenza in qualsiasi sala.
Anche la palette cromatica e i materiali scelti per l’ammodernamento mantengono un inconfondibile gusto retrò, che si ispira direttamente alle caffetterie di Buenos Aires degli anni Venti e Trenta: marmi con venature verdi, scaffalature in ottone, specchi d’epoca e imbottiti in pelle conferiscono a Casa Cavia la qualifica di residenza sofisticata, ma non per questo fredda.
Committenti e architetti hanno anzi voluto intendere il comfort in senso letterale, come “comodità” e non attributo superfluo, di solo impatto visivo. Invece di un design così innovativo da essere percepito come intoccabile, qualsiasi porzione di Casa Cavia – dalla profumeria a quel tesoro nascosto che è il giardino interno – mira a stimolare piacevolmente i sensi e l’intelletto del visitatore.
Il quale non potrà che sentirsi a casa o, più probabilmente, vorrà che la propria dimora assomigli a Casa Cavia. A tal proposito, vi proponiamo una photogallery con ambienti e dettagli di sicura ispirazione…