La capitale del Massachusetts dedica una vasta esposizione al maestro giapponese. Fra straordinari dipinti, stampe su matrici di legno, libri illustrati e rarità.
Il Museum of Fine Arts di Boston è l’istituzione mondiale che custodisce la più estesa raccolta di arte giapponese, tra i musei occidentali che possono vantare simili collezioni al di fuori del contesto culturale originario.
Non è casuale dunque che l’ente statunitense ospiti, fino al prossimo 5 agosto, Hokusai, un’ampia rassegna intitolata al celebre artista giapponese, cui spetta il merito di aver portato la creatività del proprio paese natale oltre i confini nazionali.
I settant’anni di carriera di Katsushika Hokusai, vissuto in un lungo arco temporale a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento, ottengono il giusto tributo nella dettagliata selezione di opere esposte presso il polo museale americano. Un numero sbalorditivo di capolavori, tra disegni, pittura e stampe, tratteggia la personalità di un artista dotato di una tecnica impeccabile e di un’incredibile attitudine all’immediatezza.
Abile nel ritrarre paesaggi, animali e creature fantastiche appartenenti alla ritualità giapponese, Hokusai parla un linguaggio chiaro e intuitivo.
Non solo La grande onda di Kanagawa (1830-31, in apertura), inclusa nella serie Trentasei vedute del Monte Fuji, ma anche gli splendidi colori della Fenice (1835) richiamano l’iconografia, tutta orientale, del “mondo fluttuante”: una sorta di immaginario dove elementi naturali e fantastici si incontrano, raggiungendo esiti non prevedibili ma facilmente rappresentabili.
In mostra anche un’affascinante collezione di rarità, che consentirà al pubblico di ammirare le estrose lezioni di disegno impartite da Hokusai attraverso raffigurazioni pittoriche, immagini in movimento ideate per decorare le scenografiche lanterne di carta ed elaborati intagli per la realizzazione di avanguardistici diorami.