L'Hangar Bicocca di Milano accoglie la prima personale italiana dell’artista spagnolo, scomparso nel 2001. Un’occasione unica per ammirare la grande installazione che dà il titolo alla rassegna.
La carriera di Juan Muñoz, uno dei più grandi interpreti della scultura in chiave contemporanea, è protagonista dell’esposizione monografica ospitata da giovedì 9 aprile, fino al 23 agosto, negli scenografici ambienti dell’Hangar Bicocca.
Double Bind & Around raccoglie una selezione delle opere scultoree firmate da Muñoz e la celebre installazione cui è intitolata la mostra, ideata per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra nel 2001 e mai più esposta.
Abile nel tradurre l’eredità classica in un linguaggio strettamente attuale, lo scultore spagnolo è rinomato per l’utilizzo di materiali inusuali, come il papier maché e la resina, che affiancano il più tradizionale bronzo nella resa della figura umana, riportata al centro dello superficie architettonica.
Il percorso curato da Vicente Todolì propone 15 opere, con oltre cento figure scultoree, includendo i lavori più rilevanti di Muñoz, da The Wasteland (1986) a The Nature of Visual Illusion (1994-1997) e Many Times (1999).
Come ha avuto modo di notare Ginevra Bria, su Artribune, l’allestimento della mostra mostra meneghina incorpora ed estende la presenza formale dell’opera Double Bind originariamente realizzata per la Tate Modern londinese, piuttosto che rievocarne pedissequamente la prima esposizione.