Dopo un anno di chiusura, riapre la Libreria Arion di Piazza Montecitorio a Roma. Non solo libri, ma anche opere d’arte, grazie alla collaborazione con Inars. E si inizia con una mostra...
A distanza di un anno, riapre oggi, mercoledì primo aprile, una delle librerie nel centro di Roma. La Arion Montecitorio torna con una nuova veste che combina arte e letteratura. L’interessante partecipazione di Inars, società appartenente a Jacorossi e proprietaria di una ricca collezione d’arte italiana del Novecento, consentirà di unire la passione per la carta stampata a quella per le arti visive e il design.
La libreria, infatti, si arricchisce dell’inedita funzione di spazio espositivo. Mostre d’arte bimestrali incentrate sui temi dell’attualità faranno anche da spunto di partenza per una serie di incontri a sfondo letterario, che animeranno il programma culturale pensato da Arion insieme all’esposizione di libri-oggetto.
Si comincia con La politica dei segni, mostra a cura di Roberta Giulieni che, fino al 30 maggio, porterà nella libreria-galleria alcune opere di Tano Festa, Mario Schifano, Franco Angeli, Dino Pedriali e i libri-oggetto di Mirella Bentivoglio, Emilio Isgrò e Arturo Martini, spunto di riflessione sul tema del simbolo.
Completano la rassegna un allestimento site specific, Gli oggetti raccontano il ‘900, dedicato al tema della Memoria, e un ciclo di tre Accoppiamenti giudiziosi, incontri sul legame tra arte e letteratura. Il primo vedrà protagonista, venerdì 10 aprile, Diario Siberiano di Giovanni Micozzi.