Una serie di incontri al Museo MADRE di Napoli affrontano il tema della maternità attraverso lo sguardo congiunto di arte e scienza. A partire da lunedì 11 maggio.
Il Museo MADRE di Napoli ha scelto, con il progetto Partorire con l’Arte… ovvero l’Arte di partorire, di prendersi cura della propria comunità andando ben oltre la promozione della cultura artistica. Una serie di sei incontri settimanali – il primo dei quali è fissato per lunedì 11 maggio, dalle ore 18:30 – mira a prendersi cura del benessere psico-fisico delle donne in dolce attesa e dei nascituri.
Ideato dal ginecologo Antonio Martino (medico specialista in Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma) e dalla psicologa dell’arte Miriam Mirolla (docente di Psicologia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma), Partorire con l’Arte è appunto un corso di preludio al parto innovativo, interdisciplinare e gratuito, rivolto alle future mamme, ai partner e a chiunque voglia approfondire il tema della bellezza della nascita.
Il ciclo di incontri approda al MADRE dopo aver già riscosso un grande successo al MAXXI di Roma e alle Gallerie d’Italia di Milano.
Invitare le donne incinte in un museo d’arte contemporanea anziché in ospedale è in effetti un atto semplice quanto rivoluzionario, perché presuppone l’idea che la maternità non sia una malattia, bensì uno dei più straordinari eventi creativi, e l’opportunità per l’intero gruppo sociale di fare un salto evolutivo verso il futuro.
Passando dall’ospedale al museo, ogni donna può rimanere al centro di relazioni vive e stimolanti fondate sul piacere dell’arte e sulla maggiore conoscenza di sé, ricevendo comunque le informazioni mediche più all’avanguardia.
Per questa terza edizione, gli studiosi che condurranno il ciclo di incontri faranno luce sulla “radice femminile” nella scienza, nell’arte e nella storia sociale di Napoli, da valorizzare sempre di più, anche in relazione alla tradizione e alla storia della sua importante Scuola di Ostetricia.
[Immagine d’apertura: Kiki Smith, Miss May, 2007, courtesy Galleria Raffaella Cortese e Jennine Sogluizzo]