I Musei Civici veneziani confermano la propria presenza durante la 56. Biennale d’Arte. Lo strepitoso Palazzo Fortuny dedica al potere delle proporzioni una mostra memorabile.
Fino al 22 novembre, giorno di chiusura della Biennale d’Arte appena inaugurata, lo storico palazzo veneziano appartenuto al pittore e scenografo Mariano Fortuny ospiterà Proportio, la nuova, imperdibile rassegna allestita tre le stanze della suggestiva dimora.
Curata da Axel Vervoordt e Daniela Ferretti, la mostra indaga l’onnipresenza delle proporzioni universali nelle differenti discipline umane, dalla musica all’arte, dalla scienza a all’architettura. A cavallo tra religione e rigore matematico, la geometria delle proporzioni ha sempre funzionato da fil rouge nell’evoluzione dell’approccio alla quotidianità. Proportio invita a esplorare i rapporti geometrici universali aprendo una profonda riflessione sulle connessioni esistenti nell’universo conosciuto.
Arte antica e opere contemporanee affollano i maestosi piani del palazzo, sottolineando l’influenza della proporzione non soltanto sulle maniere artistiche di rappresentare la realtà, ma anche sull’approccio quotidiano all’esistenza. Da Vitruvio a Dürer, da Alberti a Palladio, i canoni veicolati dagli artisti dell’antichità affiancano le riflessioni spaziali di autori contemporanei del calibro di Marina Abramovic, Francesco Candeloro, Anish Kapoor e Alberto Giacometti.
L’installazione realizzata nella sala al piano terra del palazzo racchiude l’essenza di Proportio. Cinque grandi padiglioni architettonici, progettati da Vervoordt e dall’architetto Tatsuro Miki, seguono le regole delle “sacre” dimensioni, veicolate dall’uso di materiali totalmente organici. In un’alternanza di pieni e vuoti, l’opera anticipa la concreta esperienza dello spazio offerta dal resto della mostra.