Eataly, il colosso alimentare di Oscar Farinetti, ha in gestione lo strategico padiglione della ristorazione all’interno della rassegna dell’anno. Con un occhio di riguardo per l’arte, grazie all’esposizione curata da Vittorio Sgarbi.
Tra gli innumerevoli eventi che hanno inaugurato oggi, primo maggio, all’interno di Expo Milano 2015, non va dimenticata l’apertura del padiglione di Eataly, la realtà – sempre più internazionale – firmata Oscar Farinetti. Con i suoi 16mila metri quadrati tra edificio e giardino, la struttura ospita anche I Tesori d’Italia, una grande mostra a cura di Vittorio Sgarbi per celebrare le meraviglie artistiche del nostro Paese.
Allestita sopra l’area dedicata alla ristorazione, la rassegna punta lo sguardo sull’inestimabile patrimonio culturale italiano, presentato attraverso una straordinaria selezione di 250 tra i capolavori meno conosciuti di grandi autori nostrani, tra cui Donatello, Piero della Francesca, Antonio Canova e Lorenzo Lotto. C’è spazio anche per l’arte contemporanea, con un focus su 25 artisti attuali, uno per ogni regione d’Italia.
La collettiva segue criteri locali, tracciando una mappatura storica e geografica dell’identità artistica italiana. Emilia Romagna e Lombardia, per esempio, sono rappresentate dalle opere di due maestri del secolo scorso, Antonio Ligabue (con l’opera Leopardo del 1955, in apertura di articolo) e Pietro Ghizzardi.
La mostra indaga quindi una delle quattro biodiversità protagoniste del Padiglione, suggerendo un punto di vista fondato sul valore dell’arte.
Le diversificazioni paesaggistiche, umane e agroalimentari sono gli altri poli tematici del Padiglione Eataly, inserendosi nel solco delle questioni affrontate dall’Esposizione Universale. Arte, cibo, creatività e scienza si uniscono in uno spazio polifunzionale, che alternerà ristorazione di qualità ed eventi live, con il contributo di Slow Food e della Scuola Holden di Alessandro Baricco.