I primi anni di carriera della leggendaria personalità del rock sono celebrati da un’intensa mostra fotografica nel capoluogo emiliano. Grazie a tre maestri dell’obiettivo.
La galleria bolognese ONO arte contemporanea dedica una straordinaria retrospettiva per immagini al mito di Bob Dylan, ritratto al suo esordio sulla scena musicale. Da oggi e fino al 13 giugno, Bob Dylan: Like a Rolling Stone raccoglierà gli scatti che tre celebri fotografi hanno dedicato all’artista, immortalandolo all’inizio della sua carriera.
Le istantanee di Barry Feinstein, esposte per la prima volta in Italia, insieme a quelle di Joe Alper e Tony Frank ritraggono Bob Dylan sull’orlo dell’imminente celebrità.
I controversi anni Sessanta, periodo di grande energia creativa, assumono per Dylan una valenza fondamentale: è il decennio in cui il cantautore, oggi settantatreenne, compone la storica Like a Rolling Stone, all’interno dell’album Highway 61 Revisited, cambiando per sempre le regole della musica popolare.
Giunto a New York dal Minnesota, Dylan si lascia subito ispirare dalla tradizione folk e politicamente impegnata, nel periodo d’oro della beat generation, facendola propria e adattandola a uno stile che diventerà inconfondibile.
Gli scatti in mostra ripercorrono gli anni della Marcia su Washington del 1963, dove l’artista suona insieme all’allora compagna Joan Baez e ha l’occasione di ascoltare dal vivo il celebre discorso di Martin Luther King; ancora, è questo il periodo dei concerti al Caffè Lena e della svolta elettrica, non da tutti apprezzata ma responsabile del successo planetario raggiunto da Dylan.
Completano la rassegna le opere grafiche di Bob Masse, che elaborò le locandine dei concerti di Dylan quando era ancora pressoché sconosciuto, mentre il 27 maggio la Cineteca di Bologna organizzerà la proiezione della bio pic No direction Home firmata da Scorsese nel 2005.
[Immagine di apertura: Barry Feinstein, Bob Dylan, fans looking in to limousine, London, England, 1966 © BARRY FEINSTEIN PHOTOGRAPHY. All rights reserved]