14 Maggio 2015
Sino al 5 luglio, il museo di Villa Croce a Genova ospita una delle più inestimabili collezioni private italiane, raccolta da Rosetta Barabino. E allestita tra pezzi di design d’autore.
Nell’architettura neoclassica ottocentesca del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, a Genova, sino al 5 luglio sarà ospitata la collezione privata di Rosetta Barabino, costruita assieme al figlio nel corso di 30 anni di passione per l’arte contemporanea e viaggi, per visitare le gallerie di tutto il mondo.
Andy Warhol sul comò riunisce circa 100 capolavori di 70 artisti italiani e internazionali, dall’icona della pop art citata nel titolo della mostra, passando per Carl Andrè, Donald Judd, Robert Morris sino ai contemporanei Takashi Murakami, Ettore Spalletti e Ai Wei Wei.
La particolarità dell’esposizione? Come suggerisce il titolo, è la modalità di allestimento: dal momento che Rosetta Barabino teneva un Andy Warhol sul comò della sua dimora genovese, così la mostra si rifà al gusto della proprietaria della collezione e presenta le opere d’arte accostate a elementi d’arredo d’autore. Vitra, Molteni e Schiffini sono quindi tra i marchi di design presenti in mostra.
Promossa dal Comune di Genova, Andy Warhol sul comò è l’occasione per ammirare opere dei più importanti artisti del Novecento e della contemporaneità, ma anche per capire il gusto e la visione estetica di una delle più grandi collezioniste italiane; attraverso di lei, si potrà quindi scoprire il mecenatismo illuminato che, tra gli anni Sessanta e Settanta, fece di Genova una città culturalmente viva e attiva.
Ad accompagnare la mostra, un catalogo che traccia la storia della collezione con immagini della mostra e testi critici firmati da Ilaria Bonacossa, direttrice artistica del museo di Villa Croce, e da due autorevoli voci critiche quali Francesco Bonami e Luca Cerizza.