Better Shelter è un lodevole progetto sociale della grande azienda svedese, che ha concepito e prodotto un modello innovativo di abitazione per accogliere rifugiati nei campi profughi delle aree di crisi.
Diecimila prefabbricati per rifugiati sono stati recentemente acquistati dalle Nazioni Unite. A progettarli e produrli è Ikea, il colosso svedese dell’arredamento low-cost. Una bella iniziativa della Fondazione della multinazionale, che si occupa di finanziare progetti filantropici e programmi per le comunità povere e bisognose.
In questo caso, Ikea ha sviluppato un modello di soluzione abitativa innovativa e temporanea, applicando la sua caratteristica filosofia progettuale che coniuga sapientemente funzionalità, facilità e velocità nel montaggio.
Sono necessarie solo 4 ore per mettere in piedi un alloggio di 17 metri quadri dalla struttura leggera ma resistente agli agenti atmosferici, con pannelli solari per la produzione di energia. Il rifugio è stato progettato per ospitare 5 persone e durare una media di 3 anni.
Dopo essere stati testati da famiglie di rifugiati tra Etiopia, Iraq e Libano, i prefabbricati – Better Shelter – sono stati messi in produzione per far fronte alle numerose emergenze umanitarie nel mondo e accogliere quanti hanno perso la propria abitazione a causa di guerre o disastri naturali.