L’Egitto sta valutando l’ipotesi di ricostruire l’antico Faro di Alessandria. Una delle Sette Meraviglie dell’antichità potrebbe tornare a rivivere in tutto il suo splendore.
Era una delle Sette Meraviglie del mondo antico fino a quando, nel 1323, fu distrutto da un terribile terremoto. Ora, il Faro di Alessandria d’Egitto potrebbe tornare a illuminare le coste lambite dal Mediterraneo. È in via di approvazione, infatti, il progetto per la ricostruzione di quello che fu per molto tempo l’edificio più alto mai costruito dall’uomo, con i suoi oltre 130 metri di magnificenza. Il segretario Generale della Commissione Permanente per le Antichità Egiziane ha recentemente approvato il piano, mancherebbe soltanto il sì del governatore della regione di Alessandria, Hany El-Messiry.
Costruito nel I secolo a.C, su un’isoletta all’ingresso dell’insenatura di Alessandria d’Egitto, per secoli il Faro accompagnò le navi che lasciavano il porto e ne guidò l’attracco sicuro. Il progetto restituirà la struttura originaria, così com’è nota da antichi documenti: concepito dall’architetto greco Sostrato di Cnido, il faro era costituito da un alto basamento quadrato su cui poggiava una sezione intermedia ottagonale. Nella sommità circolare, specchi di bronzo riflettevano la luce del giorno, mentre di notte l’illuminazione proveniva da un grande fuoco centrale.
Il farò sarà ricostruito a una decina di metri a sud-ovest dalla sua posizione originaria, attualmente occupata dalla fortificazione di Qaitbay del XV secolo. Grazie alla sua imponenza e alle ultime tecnologie, il nuovo faro sarà in grado di illuminare fino a un raggio di 50 chilometri.