Il celebre artista statunitense dedica a Venezia una mostra unica, frutto di un’indagine durata quattro anni. Tra oggetti e volti, restituisce al pubblico il ritratto di una città splendida e complicata.
La Fondazione Querini Stampalia di Venezia ospita, da mercoledì 6 maggio fino al 20 settembre, il lavoro di uno degli artisti più refrattari alle etichette degli ultimi decenni, lo statunitense Jimmie Durham. Venice: Objects, Work and Tourism, a cura di Chiara Bertola, è il grande omaggio che l’artista dedica alla città lagunare in concomitanza con la 56esima Esposizione Internazionale d’Arte.
Invitato quattro anni fa a elaborare un progetto su Venezia, Durham ha saputo cogliere le peculiarità della vita di questa città unica al mondo, prestando ascolto ai suo abitanti, permanenti e temporanei. Raccogliendo le testimonianze dei lavoratori, veneziani e non, oltre che collezionando oggetti residui della quotidiana industria turistica, Durham ha combinato elementi fisici e concettuali fino a comporre un ritratto inedito della città, allestito nel suggestivo Spazio Carlo Scarpa della Fondazione.
La mostra sarà accompagnata da un libro d’artista inteso come parte integrante dell’intero progetto. Il libro, composto di testi, immagini, oggetti raccolti, scene veneziane, è una summa della riflessione condotta da Jimmie Durham sul legame tra l’incessante turismo, gli abitanti di Venezia e la città stessa.