Laura Antonelli è scomparsa all’età di 74 anni. Ritiratasi a vita privata da tempo, l’attrice sarà ricordata come la bellissima interprete di molti film di genere, come pure di pellicole firmate da registi del calibro di Luchino Visconti.
Avrebbe compiuto 74 anni a novembre. L’attrice Laura Antonelli – al secolo Laura Antonaz – è stata trovata morta questa mattina nella sua casa a Ladispoli. A tenere viva la sua memoria, ci penseranno le tante pellicole che negli anni Settanta la videro vestire ruoli ad alto tasso di sensualità (e nudità) e che la consacrarono icona sexy del cinema italiano del tempo.
Tra tutte, il film Malizia diretto da Salvatore Samperi che, nel 1973, le valse il Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista e il Globo d’oro come miglior attrice rivelazione. Il film campione d’incassi fu seguito da altri lungometraggi sullo stesso solco, tra i quali Sessomatto di Dino Risi e Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini. Nonostante dovesse la notorietà alla sua avvenenza, Laura Antonelli non rinunciò a mettersi alla prova con ruoli drammatici e impegnati, sotto la guida di registi come Giuseppe Patroni e Luchino Visconti.
Negli anni Novanta scomparve dalla scena cinematografica, per ritrovarsi sui quotidiani, nelle pagine della cronaca: nel 1991 fu arrestata per possesso di stupefacenti, venendo assolta dall’accusa solo dopo un decennio.
La notizia della sua morte arriva dopo tanti anni di silenzio: sofferente di depressione, a causa del flop del secondo capitolo di Malizia e per un intervento di chirurgia estetica andato male, l’attrice si era infatti ritirata a vita privata e aveva chiesto al pubblico che la dimenticasse.
Resterà probabilmente l’unico desiderio inesaudibile dell’attrice, entrata di diritto nell’immaginario popolare italiano e nella storia del cinema, tanto d’intrattenimento che d’autore.
[Immagine in apertura: Giancarlo Giannini, il regista Luchino Visconti e Laura Antonelli sul set del film L’innocente del 1976, tratto dall’omonimo romanzo di Gabriele D’Annunzio. Foto: Keystone/Hulton Archive/Getty Images)