Sino al 15 settembre, un palazzo vuoto nel cuore di Milano sarà temporaneamente abitato da animali immaginari che si cibano di uomini. Inventati e disegnati dai ragazzi dell’Atelier dell’Errore, laboratorio di sostegno alle attività della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia.
Dalla fantasia dei ragazzi dell’Atelier dell’Errore, nasce a Milano la mostra Uomini come Cibo. Voluta da Max Mara in collaborazione con la Collezione Maramotti, l’esposizione presenta 40 opere realizzate dai giovani artisti del laboratorio di arti visive nato come complemento all’attività clinica della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia.
Uomini come Cibo è un bestiario di animali immaginari che si cibano di uomini. Disegnati su fogli bianchi uniti da semplici nastri adesivi, esseri zoomorfi dai nomi singolari e dall’aspetto inquietante invadono i cinque piani di un palazzo provvisoriamente vuoto, in via Monte di Pietà, a Milano, ribaltando l’ordine naturale della cose – e del concept dell’Expo 2015; trasformando, cioè, l’uomo in nutrimento.
La mostra è visitabile su invito e previa prenotazione sino al 15 settembre.