Al Metropolitan Museum of Art di New York, il centenario del Dipartimento di arte asiatica si celebra con un’imponente mostra che ripercorre la storia della collezione di arte giapponese.
Al Metropolitan Museum of Art di New York, quest’anno si è celebrato il centenario dell’istituzione del Dipartimento di arte asiatica. Per l’occasione, è stata allestita una mostra comprensiva di più di 200 capolavori selezionati dalla sua collezione di arte giapponese, di cui si traccia la storia a partire da quando, nella seconda metà dell’Ottocento, il MET possedeva solo una modesta raccolta di arte decorativa dell’Estremo Oriente.
Visitabile sino al 27 settembre, Discovering Japanese Art: American Collectors and the Met presenta capolavori conosciuti in tutto il mondo, tra i quali spicca La grande onda di Kanagawa, la famosa xilografia (in apertura dell’articolo) del pittore giapponese Hokusai, appartenente alla celebre serie di ukiyo-e intitolata 36 vedute del Monte Fuji; in mostra non mancano tanti altri pezzi degni di nota, come i dipinti su porte scorrevoli del monastero Zen di Ryōanji, a Kyoto.
L’esposizione si focalizza sui collezionisti americani che, con la loro passione per l’arte giapponese e la loro generosità, hanno aiutato il MET nella costituzione di una grande collezione. L’esposizione si apre con le raccolte appartenute ai pionieri americani che, dopo il trattato di pace del 1854 firmato da USA e Giappone, iniziarono a viaggiare in Oriente e a collezionare oggetti di una tradizione lontana.
La mostra si conclude con le importanti acquisizioni degli ultimi anni, in particolare con una preziosa selezione di arte calligrafica contemporanea, donata di recente al museo dall’associazione di collezionisti Friends of Asian Art.