A Expo 2015, il FAI – Fondo Ambiente Italiano, in partnership con Intesa Sanpaolo, presenta un ciclo di appuntamenti dedicati a sei paesaggi italiani noti per le loro speciali produzioni. Un viaggio da Nord a Sud, tra risaie, vigneti e saline.
Sei paesaggi italiani, legati alle eccellenze della produzione alimentare nostrana, saranno i protagonisti di altrettanti incontri a Milano che, tra giugno e ottobre, si svolgeranno all’interno di The Waterstone presso Expo 2015.
L’iniziativa s’intitola non a caso I Luoghi del Cuore ed è promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, in partnership con Intesa Sanpaolo che sostiene il progetto sin dalla prima edizione nel 2003 e ospiterà i sei appuntamenti, presso il magnifico padiglione progettato da Michele De Lucchi.
I paesaggi sono stati scelti tra i tanti segnalati nel censimento del 2014 del FAI, nella sezione speciale Expo – Nutrire il Pianeta. Ogni luogo sarà raccontato da video inediti e dalle testimonianze dirette di chi ci vive e lavora. Accanto alle produzioni tipiche, saranno approfonditi anche usi, costumi e tradizioni, offrendo così un ritratto completo in cui il paesaggio naturale incontra la cultura tipica del territorio.
Il primo degli incontri in programma è fissato per il 16 giugno quando, a partire dalle 18:00, avrà inizio tutta una serata dedicata alle Risaie di Lucedio, a Trino, località situata ad appena 15 chilometri da Vercelli, in Piemonte.
Federica Armiraglio, responsabile del progetto I Luoghi del Cuore, Paolo Salvadori di Wiesenhoff, proprietario del Principato di Lucedio, e Giorgio Gaietta, responsabile del restauro dell’abbazia, parleranno della coltivazione del riso e dell’Abbazia di Santa Maria di Lucedio, fondata nel 1123 dai monaci cistercensi, che avviarono una straordinaria opere di bonifica di terreni paludosi e incolte boscaglie.
Nel corso del Medioevo l’abbazia svolse un ruolo di primo piano nella storia del Marchesato del Monferrato, essendo uno dei luoghi sacri più legati alla famiglia aleramica. Il patrimonio terriero e agricolo dell’abbazia, che ebbe il periodo di massimo splendore tra XII e XIV secolo, era ormai diventato molto esteso.
Il territorio che circonda l’abbazia reca ancora oggi i segni dell’azione operata dall’uomo e dal suo rapporto secolare con l’attività agricola: dai miglioramenti del sistema irriguo connesso alla realizzazione del Canale Cavour, alle trasformazioni capitalistiche della grande proprietà agraria. Proprio in anni recenti stiamo assistendo al tentativo di rivalutare – come patrimonio culturale e turistico – questo incredibile paesaggio, rappresentativo di una sincronia possibile e ottimale tra mondo naturale e artificio umano.
I prossimi appuntamenti in calendario presso The Waterstone vedranno poi protagonisti altri Luoghi del Cuore: la Fattoria granducale della Fila Montepulciano (Siena); la scenografica e monumentale Fontana di Civitanova Lanciano (Chieti); la Laguna dello Stagnone e le antiche Saline di Marsala (Trapani); il Borgo e i Vigneti di Rolle di Cison di Valmarino (Treviso); la Fiumara grecanica del bergamotto a Bova Marina (Reggio Calabria).