L’artista romana Alice Pasquini ha realizzato diversi murales a Melilla, città autonoma spagnola situata in Nord Africa. Interpretando l’anima stessa del luogo, tra prigione e libertà, tra memorie di schiavitù e sogni di salvezza.
“Melilla è un luogo particolare, una città autonoma spagnola situata sulla costa nordafricana, un luogo (anzi, un non luogo) d’incontro-scontro di civiltà, tra prigione e libertà, tra schiavitù e salvezza, tra Occidente, Africa e Islam.” Così l’artista romana Alice Pasquini – conosciuta anche come Alicé – descrive la complessa realtà della cittadina nel Nord Africa dove ha realizzato i suoi ultimi interventi di street art.
Tra i quartieri popolari di Rastro e Hispanidad e il cortile della sezione femminile del carcere cittadino (nell’immagine in apertura, scattatata da Francesco Bondanini), l’artista ha disseminato diversi murales, cercando di interpretare lo spirito del luogo e l’anima dei suoi abitanti, attraverso il sorriso dei bambini e dei ragazzi incontrati durante il suo soggiorno, o nello sguardo nostalgico di una delle ragazze detenute.
Laureata all’Accademia di Belle Arti di Roma, Alice Pasquini ha vissuto e lavorato in Inghilterra, Francia e Spagna. Attraverso la sua pratica artistica, esplora le emozioni umane da differenti punti di vista e veicola un’immagine della donna forte e indipendente, lontana dagli stereotipi contemporanei.