Tra gli spettacoli in programma al Chigiana International Festival and Summer Academy di Siena, anche un concerto di Schubert accompagnato dai video dell'artista William Kentridge.
Per la prima volta, dal 10 luglio e fino al termine di agosto, l’intera stagione concertistica estiva dell’Accademia Musicale Chigiana è stata raccolta a Siena nel ricco cartellone del Chigiana International Festival and Summer Academy.
Il debutto è all’insegna del “classico inatteso”, come recita il titolo di questa edizione 2015; questo il fil rouge variamente sviluppato nelle sei differenti aree tematiche in cui si articola la kermesse.
Chigiana Today è dedicata alla musica di oggi e ai nuovi linguaggi del contemporaneo, mentre Chigiana Expanded affronta la relazione tra suono e ambiente teatrale; ai maestri chigiani di Chigiana Legends il festival accosta poi gli allievi dei corsi di alta formazione dell’Accademia, al loro debutto nei concerti della sezione Chigiana Factor. Il festival “sconfina” poi nelle ultime due aree tematiche: se gli eventi di Chigiana Mix sono concepiti in partnership con altri enti culturali e musicali del territorio, Chigiana Off the wall porta le stesse iniziative al di fuori della città di Siena, in luoghi di particolare interesse paesaggistico e ambientale.
Tra i diversi spettacoli, si è già fatta notare la prima italiana di Winterreise di Franz Schubert, nella produzione realizzata dal Festival di Aix-en-Provence che ha riscontrato un ottimo successo in diverse città europee. È un’edizione di particolare interesse (in apertura, un momento dello spettacolo), quella a cui il pubblico ha potuto assistere a Siena lo scorso 16 luglio, perché l’opera di Schubert è stata presentata non solo da pianisti di fama internazionale, ma con l’impianto visivo di William Kentridge.
Nei 24 lieder (composizioni per pianoforte e canto) che compongono il Viaggio d’Inverno dell’autore austriaco, si racconta l’errare – fisico ma soprattutto esistenziale – di un giovane che, giunto a un passo dal matrimonio a coronamento della recente storia d’amore, si è trovato invece respinto dalla sua fidanzata. Inizia così il suo solitario pellegrinaggio in una terra ghiacciata e priva di conforto umano; un paesaggio che, come vuole la tradizione romantica ottocentesca, rispecchia fedelmente lo stato d’animo dell’eroe.
William Kentridge non illustra il viaggio con immagini realistiche ma con video prelevati dal suo archivio, realizzati in un arco di tempo che va dal 1994 (le prime elezioni in Sudafrica in cui anche la popolazione di colore potè partecipare al voto) al 2013. Nelle immagini finali, l’artista mostra un funerale africano tramite una processione di silhouette, un corteo di ombre; esprimendo magistralmente il senso dell’ultimo, struggente lied di Schubert…