15mila visitatori, 14 giorni e tante installazioni site-specific di architetti emergenti: sono i numeri dell’edizione 2015 del Festival des Architectures Vives che si è svolto tra Montpellier e La Grand Motte, nel sud della Francia, tra il 10 e il 28 giugno.
Il Festival des Architectures Vives 2015 si è chiuso lo scorso 28 giugno, con 15 mila visitatori. Dopo la tappa a Montpellier tra il 10 e il 14 giugno, il festival si è spostato a La Grande Motte, sempre lungo la costa sud della Francia, con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico ampio e non necessariamente specialistico l’architettura e la progettazione urbanistica nel lavoro di giovani professionisti.
In 14 giorni di festival, le due città hanno accolto un totale di 19 installazioni e interventi site-specific di architettura contemporanea, tra le corti di edifici privati del centro storico di Montpellier e le spettacolari costruzioni disegnate dall’architetto francese Jean Balladur nel lungomare de La Grande Motte, di recente nominate Patrimonio del XX secolo dal Ministero della Cultura francese.
Come ogni anno dal 2006, il festival ha coinvolto giovani architetti e urbanisti, selezionati tra 260 candidature, e studenti, in particolare provenienti dalla Scuola di Architettura di Montpellier e dall’americana Syracuse University, ospite dell’edizione di quest’anno.