Sino al 15 novembre, al Museo dell’Ara Pacis di Roma una mostra racconta il mercato del cibo globalizzato nella Roma imperiale. Dalla produzione delle materie prime sino al consumo a tavola.
La prima forma di mercato alimentare globalizzato apparve secoli e secoli fa, quando Roma era alla testa di un impero sconfinato e contava una popolazione di circa un milione di abitanti. Al Museo dell’Ara Pacis, la mostra Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei racconta come la Città Eterna e i centri dell’area vesuviana di Pompei, Ercolano e Oplontis gestivano il loro fabbisogno alimentare.
Attraverso reperti archeologici, plastici, apparati multimediali e ricostruzioni, l’esposizione descrive la filiera del cibo nell’Impero Romano, dalla produzione al confezionamento, sino alla distribuzione e ai massici flussi di merci di lunga conservazione – come il grano d’Egitto o l’olio andaluso – che giungevano nella penisola da luoghi remoti, sbarcando nei porti di Pozzuoli e di Ostia.
La mostra spiega poi la distribuzione degli alimenti a seconda del ceto sociale, i prezzi e le abitudini a tavola degli antichi romani, di cui sono testimonianza ad esempio gli utensili da mensa e i resti di alimenti rinvenuti ad Ercolano, conservati grazie alla lava che nel 79 d.C. ricoprì il centro.