Milano e l’Italia, tra le due Expo

29 Luglio 2015

2014 Barros - i mondiali di calcio in Brasile

Milano e l’Expo: è il tema dell’anno, certo, ma non lo è stato solo per il 2015; perché, già nel 1906, il capoluogo lombardo aveva ospitato l’Esposizione Universale. 110 anni separano le due edizioni “milanesi” dell’Expo, tanti anni quanti sono gli artisti chiamati a esporre nella mostra collettiva Milano Expo dal 1906 al 2015. 110 artisti raccontano l’Italia, presentata la mattina del 29 luglio e prossima all’apertura presso la Palazzina Liberty.

Ogni anno trascorso dal 1906 al 2015 è stato reinterpretato da uno degli autori – italiani e stranieri – senza che questi venissero vincolati ad alcuna scelta espressiva o stilistica. Attraverso pittura o scultura, installazioni e video, gli artisti hanno riletto eventi e personaggi che più hanno segnato la storia d’Italia in quel preciso frangente.
A volte con ironia e provocazione, sempre con attenzione e uno sguardo lucido sul nostro mondo, i creativi offrono la loro interpretazione di grandi personaggi – da Pertini a De André, da Alda Merini a Falcone – e immani tragedie, come l’alluvione di Firenze o il disastro del Vajont; ma non mancano celebrazioni come il Giubileo e momenti di festa collettiva per le vittorie della Nazionale di calcio.

Come ha ben sintetizzato l’Assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno: “Il percorso espositivo traccia la storia italiana di questi 110 anni attraverso la molteplicità di linguaggi e di espressioni di altrettanti artisti. Un grande progetto per ricostruire, nell’anno di Expo, i fatti e i personaggi della nostra storia recente e progettare così insieme un nuovo futuro”.
La mostra, curata da Vittorio Tonon, oltre al patrocinio di Expo Milano 2015 vede tra gli enti collaboratori proprio l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, con il Consiglio di Zona 4, l’Associazione Culturale È-Vento, nonché il sostegno di Sky e Veneto Banca.

[Immagine in apertura: Renata Barros, 2014 – I mondiali di calcio in Brasile]