Ancora fino al 3 agosto, è possibile visitare la mostra ai Musei Capitoli di Roma in cui è esposto l’Autoritratto di Leonardo da Vinci. Per la prima volta, il famoso disegno ha raggiunto la Capitale da Torino.
I capelli e la barba sono lunghi, lo sguardo profondo, segnato dal tempo, rivolto verso un punto indefinito; l’espressione è composta, quasi severa: è l’unico autoritratto riconosciuto di Leonardo da Vinci giunto sino a noi, anche se nei secoli si sono alternate altre ipotesi, che individuano nel volto antichi filosofi, da Pitagora a Demostene, o il padre dello stesso Leonardo, Piero da Vinci.
Realizzato dal maestro fiorentino in tarda età, presumibilmente attorno al 1515, e generalmente custodito nella Biblioteca Reale di Torino, il disegno a sanguigna su carta è esposto per la prima volta a Roma, nei Musei Capitolini. Ma ancora per poco: la mostra resterà aperta sino a lunedì 3 agosto. Sono gli ultimi giorni, dunque, per poter ammirare nella Capitale il celebre autoritratto.
L’esposizione si articola in tre sezioni, attraverso le quali il pubblico è invitato a ripercorre la vita del genio del Rinascimento, le vicende controverse e affascinanti che hanno accompagnato l’opera nei secoli e le caratteristiche della tecnica a sanguigna impiegata dall’artista. L’Autoritratto è raccontato anche da tre documenti audiovisivi, che contribuiscono a preparare lo spettatore alla visione finale del capolavoro autentico, culmine dell’intero percorso espositivo.
La mostra, inoltre, dedica attenzione all’attuale stato di conservazione dell’opera e alle campagne diagnostiche che sono state effettuate dal 2012 con l’ausilio di tecniche e strumenti non invasivi; sino all’ultimo intervento, eseguito sul disegno, all’ICRCPAL, l’Istituto centrale per la conservazione e il restauro del patrimonio archivistico librario di Roma.