La città toscana apre al pubblico una mostra inedita che raccoglie gli splendidi capolavori “dimenticati” di uno dei maestri della pittura italiana ottocentesca, il macchiaiolo Silvestro Lega.
Il Centro Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio ha da poco inaugurato uno degli eventi più attesi della sua stagione espositiva. Silvestro Lega. Storia di un’anima. Scoperte e rivelazioni è il titolo della rassegna che, fino al primo novembre, condenserà tra le sale della Fondazione gli ultimi trent’anni di indagini sulla produzione del celebre pittore macchiaiolo.
La mostra offre una documentatissima selezione di venti straordinarie opere realizzate da Lega e mai esposte prima. L’attribuzione all’artista originario di Modigliana è infatti il frutto delle attente ricerche condotte nell’ultimo trentennio fra archivi e case private, in Italia e all’estero. Il nucleo di dipinti noti come i Ritratti Fabroni, finalmente individuati, rappresenta il cuore dell’esposizione toscana.
Tappa fondamentale della produzione giovanile di Lega, questo ciclo di ritratti lascia emergere l’importante legame con una delle famiglie che prestarono soccorso al pittore in una della fasi più critiche dalla sua carriera. Grazie al prezioso ritrovamento, i lavori presentati nel corso della storica retrospettiva dedicata all’artista dal suo paese d’origine nel 1926 possono dirsi nuovamente riuniti, andando ad aggiungersi al catalogo generale delle opere di Lega, redatto nel 1987.
Il percorso tematico-cronologico adottato dalla mostra di Viareggio si arricchisce di utili confronti. Gli studi preparatori di alcune opere, accostati alla versione definitiva, permettono di approfondire il meditato processo analitico che contraddistingueva l’approccio creativo di Lega, fornendo un’immagine a tutto tondo delle vicende umane e professionali dell’artista.
[Immagine in apertura: Silvestro Lega, L’elemosina, 1864, olio su tela, cm 71,8×124, collezione privata]