Ernesto Pagano firma un docufilm che, con ironia, unisce due mondi lontani eppure incredibilmente compatibili: la tradizione cristiana e la religione islamica, che convivono a Napoli. Siglando un’apertura al dialogo che supera la fiction.
Presentato in anteprima al Biografilm Festival dello scorso giugno, NapolIslam è da poco uscito nelle sale italiane confermandosi una pellicola davvero interessante. Diretto da Ernesto Pagano – giornalista e arabista di formazione – e distribuito da IWonder Pictures, il film affronta il delicato argomento dell’integrazione religiosa con intelligenza e ironia.
La storia è accattivante: un bel giorno Napoli si sveglia islamica, in una girandola di conversioni che riguardano la gente comune, che lentamente modifica i propri nomi e le proprie abitudini. La telecamera percorre la città e illumina le storie di dieci convertiti all’Islam – tra cui un disoccupato, una ragazza innamorata, un rapper e un padre di famiglia – raccontando i vari modi di conciliare due religioni antiche, quale quella cristiana d’origine e l’islamismo di recente “importazione”.
In un clima politico e sociale delicato come quello contemporaneo, affrontare il tema dell’islamizzazione europea attraverso il filtro di una commedia non scontata rappresenta un interessante strumento di dialogo, grazie a un’arte a diffusione popolare come la cinematografia.