La cantante americana si è presentata davanti alla New York Public Library nuda, con il pancione in vista e dipinta come la statua Verity di Damien Hirst. Per raccogliere libri per bambini, da donare in beneficenza.
Il 20 agosto, di fronte alla New York Public Library sulla Fifth Avenue, la scultura bronzea di Damien Hirst nota come Verity è comparsa… in carne e ossa. La cantante Amanda Palmer si è esibita, all’ottavo mese di gravidanza, con il corpo nudo dipinto a colori a imitazione – con alcune modifiche – della scultura colossale sezionata per metà, che l’artista britannico ha eretto nel 2012 sulla costa del Devon, in Inghilterra.
Su una pila di libri per bambini, invece che su tomi di legge, la spada sguainata verso l’alto, il pancione fiero in vista e nell’altra mano un violino al posto della bilancia, la cantante statunitense ha sostenuto con fierezza la verità e la fede nell’arte e nella cultura per le generazioni che verranno.
La performance pubblica è stata organizzata dalla stessa Amanda, in collaborazione con la New York Public Library, per una giusta causa. Nulla a che vedere con l’esibizionismo: l’iniziativa è servita per raccoglie libri per bambini, da donare alle famiglie in difficoltà economica.