Arriva da Israele la prima collezione di moda realizzata impiegando una stampante 3D. L’idea è di una giovane studentessa universitaria, che nel 2014 ha messo via ago e filo per sperimentare la nuova tecnica produttiva tridimensionale.
L’ultima frontiera della stampa 3D nell’ambito delle arti è la moda. L’esempio arriva da Israele, dove nel 2014 Danit Peleg, una talentuosa studentessa dell’università di Shenkar a Ramat Gan, ha progettato e realizzato in casa con la stampante 3D una mini collezione per la sua tesi di laurea in fashion design.
La studentessa ha messo via ago, filo e macchina da cucire e ha stampato cinque abiti usando un nuovo e sperimentale tipo di filato sintetico, particolarmente robusto ma molto flessibile. Per la costruzione delle forme, delle linee e dei volumi, Danit Peleg si è ispirata alla celebre tela di Eugène Delacroix La Libertà che guida il popolo, dopo averne scomposto digitalmente l’impianto strutturale e aver trasformando il dipinto in un’immagine tridimensionale.
Il risultato è una collezione composta da giacche, minidress, crop top e gonne dalla texture geometrica, traforata come fosse un pizzo, che si modellano intorno al corpo grazie alla natura flessuosa ed elastica del particolare filato impiegato.