Il progetto, che tornerà a collegare Bolzano alla vetta del Virgolo, porta la firma dello studio norvegese Snøhetta, famoso a livello internazionale per la capacità di conciliare prestigiose architetture e rispetto del paesaggio.
A dispetto dei materiali, e ancor più delle forme che spiccano sinuose rispetto agli angoli taglienti del paesaggio montano, lo studio di architettura Snøhetta ha presentato per la nuova funivia di Bolzano un progetto che tiene in grande considerazione l’ambiente alpino al quale è destinato.
La proposta degli architetti novergesi si è affermata d’altronde su una concorrenza di tutto rispetto, visto che al concorso su invito bandito nel 2014 partecivano progettisti del calibro di Zaha Hadid.
La futura stazione farà da collegamento tra la città di Bolzano e la vetta del Virgolo – o Virgl. Consisterà in una doppia piattaforma sospesa da terra, un duplice anello di cui quello inferiore è la stazione vera e propria, mentre l’area superiore è destinata ad accogliere una serie di servizi accessori: un ristorante da 120 coperti, un bar e persino uno spazio espositivo per mostre ed eventi. La struttura alloggerà anche le 16 cabine grazie alle quali raggiungere la sommità del monte, nel tempo sbalorditivo di un solo minuto.
Se per metà l’edificio si affaccerà su Bolzano con una doppia terrazza, al lato opposto della circonferenza anulare si aprirà invece una piazza con un’area a ventaglio, “innestando” così l’architettura nel paesaggio alla quota superiore.