Parigi dedica all’energia creativa di uno dei suoi quartieri più famosi una grande mostra che ne fa rivivere la storia, calandola nell’attualità. Per un incontro emozionante con il passato... e un giovanissimo Picasso.
La Ville Lumière celebra se stessa con un’esposizione da non perdere, allestita nel cuore del quartiere protagonista della rassegna. L’esprit de Montmartre et l’art moderne 1875-1910 è l’emblematico titolo della mostra ospitata al Musée de Montmartre, nei pressi del Sacre Coeur, fino al 25 settembre. Un tuffo nella fervida atmosfera che animava la zona di Parigi preferita dagli artisti, a cavallo del Novecento.
200 opere e documenti d’epoca affollano i due piccoli edifici secenteschi – appena inaugurati come spazi espositivi – che un tempo accolsero, tra gli altri, i leggendari Pierre-Auguste Renoir ed Émile Bernard. A integrare la ricchissima collezione del museo – composta da incisioni, dipinti, manifesti, disegni, sculture, fotografie e anche oggetti d’arredo – pensano i prestiti di alcune grandi istituzioni francesi e italiane, fra cui spicca il Museo del Precinema Collezione Minici Zotti di Padova che “cede” il Théatre du Chat Noir portatile, con le sagome in zinco ritagliate da Henri Rivière, protagonista del teatro delle ombre, in anticipo sul cinematografo.
Centro pulsante di vitalità, a volte dichiaratamente sopra le righe, Montmartre fu amata da un’intera generazione di artisti, che vi trovarono ispirazione, svago e voluttà. Il quartiere a ridosso del Sacre Coeur iniziò a illuminarsi grazie a cabaret, sale concerto e caffè, che si trasformarono in luoghi di ritrovo poi passati alla storia.
Lo storico Chat Noir evoca immediatamente alcuni dei grandi nomi presenti in mostra, fra i quali Toulouse-Lautrec, Bonnard, Satie, Kupka, Allais e van Dongen, autori di illustrazioni, musiche e dipinti che descrivono un’epoca irripetibile.
È un nome inaspettato a rendere la mostra ancora più affascinante, quello di Pablo Picasso. Giunto a Parigi nel 1900 per visitare l’Esposizione Universale, il futuro maestro del Cubismo fu assorbito dall’intrigante clima che avvolgeva Montmartre, traducendolo ben presto in arte. La rassegna offre infatti al pubblico la possibilità di ammirare una rarissima illustrazione (nella foto in apertura) tratteggiata dal giovane Picasso – che al di fuori della pittura usava pudicamente come firma il cognome del padre, Ruiz – e destinata alla pubblicazione sulla rivista Le Frou Frou nel 1901. Una testimonianza preziosa dell’innegabile potere esercitato da Montmartre sull’immaginario artistico del tempo.