Ricorre oggi l’anniversario della nascita di uno dei grandi scrittori del Cinquecento italiano. Autore del poema cavalleresco per eccellenza.
L’8 settembre 1474 nasceva Ludovico Ariosto, uno degli autori più acclamati della sua epoca, nonché tra i massimi letterati italiani di sempre.
Uomo del Cinquecento e ultimo fra gli Umanisti, Ariosto non abbandonò mai la passione per la scrittura e lo studio dei suoi modelli, fra cui il celeberrimo Petrarca e i maestri classici latini come Orazio, Catullo e Properzio.
Originario di Reggio Emilia e legato alla corte estense con alterne fortune, Ariosto strinse amicizia con un altro fulgido intellettuale – Pietro Bembo, suo contemporaneo. Come l’amico, anche il poeta emiliano fu debitore alla lezione petrarchesca, specie nella produzione lirica di sonetti, canzoni e madrigali, ma dimostrò una decisa intraprendenza nell’adattare i canoni di Petrarca a quelli umanisti.
La più famosa – e studiata – impresa letteraria di Ariosto rimane però l’Orlando Furioso – poema cavalleresco in ottave pubblicato nella sua versione definitiva nel 1532, un anno prima della scomparsa del suo autore. L’opera unisce l’epopea militare, che oppone i paladini cristiani ai Saraceni, alla vicenda amorosa, con protagonisti Angelica e la pazzia di Orlando, rappresentando un ideale séguito dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo e il poema più ricordato del Cinquecento.