Gego, l’artista venezuelana che disegnava intrichi di linee direttamente nello spazio tridimensionale, è in mostra a New York. Sino al 24 ottobre, nella galleria Dominique Lévi saranno esposte le sue sculture reticolari, di dimensioni ambientali.
Si chiamava Gertrud Louise Goldschmidt ma era conosciuta come Gego. Alla scomparsa scultrice venezuelana – nata in Germania – è dedicata una retrospettiva che ha appena inaugurato a New York, nella galleria Dominique Lévi.
Sino al 24 ottobre, Gego: Autobiography of a Line presenta l’eredità dell’artista che tra gli anni Sessanta e Settanta si affermò nel campo dell’arte cinetica e geometrica, sviluppando intricate sculture di dimensioni ambientali realizzate con nylon, filo di ferro o segmenti di alluminio. Le sue composizioni tridimensionali “disegnano” nello spazio geometrie caotiche, architetture sconfinate e avvolgenti, con cui il pubblico è portato a interagire.
Nella mostra newyorkese è esposta la serie completa dei Chorros – che significa flussi – composta da 18 sculture, per la prima volta riunite dal 1971, quando furono allestite alla Betty Parsons Gallery di New York.
Nella primavera del 2016, la galleria Dominique Lévi organizzerà una seconda mostra dedicata all’opera di Gego, ma stavolta nella sua sede londinese.