L’opera site specific che William Kentridge ha progettato per i muraglioni del Tevere si farà. Il murale di 550 metri di lunghezza sarà inaugurato il 21 e il 22 aprile 2016, durante il Giubileo.
Dopo anni di incertezze, veti e proposte possibiliste, finalmente pare che l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Tevereterno Onlus – promotrice del progetto – siano giunti a un accordo: il grande murale di William Kentridge sugli argine del Tevere si farà.
Dal titolo Triumphs and Laments, il graffito si svilupperà come un fregio di 550 metri di lunghezza e 10 di altezza, tra Ponte Mazzini e Ponte Sisto.
Sarà inaugurato il 21 e il 22 aprile 2016, durante il Giubileo, con uno straordinario evento musicale e teatrale gratuito, concepito in collaborazione con il musicista e compositore britannico Philip Miller e riproposto quattro volte nel corso dei due giorni di inaugurazione.
Kentridge realizzerà per sottrazione le 80 figure che comporranno il murale, ovvero eliminando gli strati di sporco e smog dal muro. Il procedimento richiederà circa un mese e mezzo di lavoro, a partire dal marzo 2016, anche se le prime prove su strada sono previste già dal prossimo ottobre.
Una volta terminata, l’opera dovrebbe durare almeno tre anni e – questo l’auspicio – costituire un volano di riqualificazione per l’area.
[Immagine in apertura: William Kentridge, Toro, Power Wash Tests per Triumphs and Laments, 2014, Ponte Margherita – Roma. Photo by Marcello Melis]