Sino all’8 novembre, al Museo di Roma in Trastevere, 90 fumetti raccontano il fenomeno delle mafie e la storia di chi ha sacrificato la propria vita per combatterle. Con oltre 40 autori popolari, tra cui Gipi e Sergio Staino.
Al Museo di Roma in Trastevere, la mostra Mc Mafia: mafia, camorra e ‘ndrangheta nella storia del fumetto racconta i grandi fenomeni criminali italiani e la storia di chi li ha combattuti, nella produzione fumettistica dal secondo dopoguerra a oggi.
Tra fantasia e realtà, tragedia e satira, attraverso 90 fumetti di oltre 40 autori – tra cui Gipi, Mauro Biani, Riccardo Mannelli, Makkox, Natangelo, Enrico Natoli, Sergio Staino e Vincino – l’esposizione ripercorre i diversi modi di rappresentare in vignetta la piaga delle mafie, partendo da Al Capone in graphic novel per finire con la satira sugli scandali politici dei nostri giorni. Oltre alle tavole originali, l’esposizione presenta anche una sezione speciale con oggetti storici appartenuti alle vittime di mafia.
Visitabile sino all’8 novembre, la mostra è stata organizzata dall’Associazione daSud in occasione del Festival Restart, che ha portato a Roma dibattiti, laboratori e spettacoli per celebrare i primi dieci anni di attività nella diffusione della creatività antimafia dell’associazione nata in Calabria.
[Immagine in apertura: dettaglio di una vignetta di Mauro Biani apparsa sul quotidiano Il manifesto il 13 gennaio del 2013]