Nel tratto di Laguna che separa Venezia dalla terraferma ha fatto la sua comparsa un’originale installazione artistica. Frutto del connubio tra creatività e natura.
L’arte può davvero essere uno strumento efficace per ristabilire un dialogo costruttivo con ambiente e territorio. La recentissima installazione realizzata sull’Isola di San Secondo – un piccolo atollo di terra situato lungo il canale navigabile che collega Venezia alla terraferma – è un esempio di quanto la creatività possa essere di supporto all’ambiente.
Terra. Terra è il titolo dell’intervento artistico – visibile sia dal Ponte della Libertà sia dalla Laguna – inaugurato lo scorso 31 agosto e destinato a rimanere sull’isola fino alla sua naturale decomposizione.
L’iniziativa, a cura di Anne Demijttenaere, è stata ideata da Opera Bosco Museo di Arte nella Natura – istituzione ambientale con sede nella provincia di Viterbo – e ha ricevuto il sostegno di Legambiente Venezia.
Dalla fine dello scorso giugno, proprio i volontari di Legambiente hanno ripulito dai detriti l’Isola di San Secondo, abbandonata da trent’anni, consentendo agli artisti partecipanti di percorrerla e conoscerla.
Dal 15 agosto, Francesca Checchi, Anne Demijttenaere, Hans-Hermann Koopmann, Maria Pia Picozza e Yongxu Wang hanno collaborato alla riuscita dell’installazione collettiva, seguiti dalla telecamera del designer e musicista Jonas Clementoni. Un esempio del potenziale ecosostenibile sprigionato dall’arte.