La storica città toscana accoglie una serie di intriganti confronti tra arte classica e contemporaneità. Inaugura la rassegna un’icona creativa del nostro tempo.
Manca solo qualche settimana all’opening di una rassegna già incredibilmente attesa, che vedrà protagonista lo straordinario capoluogo toscano. In Florence è il titolo del ciclo di eventi che, a partire dal prossimo 25 settembre, stabilirà un coinvolgente dialogo tra l’eredità artistica custodita da Firenze e le spinte creative contemporanee.
Spetta a uno degli artisti più chiacchierati e corteggiati degli ultimi anni inaugurare la saga, con un’accoppiata di appuntamenti espositivi che, fino al 28 dicembre, daranno vita a Jeff Koons in Florence. Curato da Sergio Risaliti, con il contributo del mecenate Fabrizio Moretti, il doppio evento porterà le opere di Koons a interagire con due luoghi chiave dell’architettura e della tradizione artistica fiorentina: Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria.
La Sala dei Gigli del prestigioso Palazzo Vecchio ospiterà Gazing Ball (Barberini Faun) – opera realizzata da Koons nel 2013 (immagine qui sopra) e appartenente all’omonima serie di calchi in gesso aventi per soggetto celebri sculture dell’era greco-romana, cui l’artista ha aggiunto, in posizione di precario equilibrio, una sfera specchiante di colore azzurro acceso.
Un omaggio a un ornamento in vetro soffiato prodotto a Venezia nel tredicesimo secolo e un chiaro tributo all’antico Fauno Barberini – scultura di età imperiale rinvenuta a Roma nel 1624 e ora conservata alla Gliptoteca di Monaco.
L’altro incontro fra classicità e presente sarà in Piazza della Signoria. Dopo circa cinquecento anni dalla messa in posa dell’ultima statua, l’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, la gigantesca scultura Pluto and Proserpina di Koons (in apertura, un dettaglio) sarà collocata sull’arengario di Palazzo Vecchio.
Si tratta di un’opera monumentale – alta più di tre metri, in acciaio inox, lucidata a specchio e con una cromatura dorata – conclusa dall’artista americano nel 2013 e raffigurante le due figure mitologiche di Plutone e Proserpina unite in un abbraccio scintillante e sensuale. Il loro fulgore perenne – grazie a un’illuminazione notturna – striderà con le sculture in marmo e bronzo presenti in piazza, stabilendo nuovi canali di dialogo con i canoni antichi.