Da Bob Dylan a Bruce Springsteen, John Berg firmò le copertine di più di 5mila dischi. È morto domenica scorsa all’età di 83 anni.
L’11 ottobre, si è spento all’età di 83 anni John Berg. Forse a molti questo nome non dirà molto, ma è stato uno dei più importanti art director del secolo scorso. Definito dal New York Times come “l’uomo che fece suonare le copertine dei dischi”, a lui si devono le cover di tanti album iconici della storia della musica degli ultimi 50 anni.
Da quando ha iniziò a lavorare per la Columbia Records nel 1961 e sino al 1985, John Berg è stato responsabile della grafica di più di 5mila album. Uno dei più famosi è il Greatest Hits di Bob Dylan del 1975, con il volto in controluce e di profilo del cantante, ritratto dal fotografo Rowland Scherman. Grazie a questo album, Berg vinse il suo primo – ne seguirono altri 3 – Grammy Award.
Ma è solo una delle tante copertine memorabili firmate da Berg. Quando fu incaricato di occuparsi di Born to run, il terzo album di Bruce Springsteen uscito nel 1975 (in apertura dell’articolo), fu lui a scegliere la fotografia della cover, dopo aver bocciato quella – troppo seriosa – proposta inizialmente dal cantante. Ne risultò una copertina di grande impatto, che segnò la storia e contribuì alla svolta di successo nella carriera di Springsteen.