Sta per inaugurare l’edizione 2015 della rassegna bolognese dedicata al rapporto tra cultura contemporanea, corpo e identità di genere. Per nove giorni all’insegna della creatività.
Inaugurerà domani, sabato 31 ottobre, il tredicesimo appuntamento bolognese con Gender Bender, il festival internazionale che propone al pubblico italiano un’intensa selezione di opere multidisciplinari intitolate al legame fortemente attuale tra cultura e identità di genere.
Con un approccio rispettoso delle differenze e contrario alla discriminazione, il festival offrirà, fino all’8 novembre, un deciso colpo d’occhio sul tema della sessualità nelle sue diverse declinazioni; attraverso proiezioni cinematografiche, spettacoli di teatro e danza, mostre e installazioni di arti visive, performance, incontri e convegni di letteratura, concerti e live set.
Prodotto da Il Cassero LGBT Center, Gender Bender mette in calendario oltre 70 eventi, ospitati in varie sedi culturali della città. Fra i tanti appuntamenti, il MAMbo aprirà le porte ad Archivi migranti: surrogates from elsewher, l’esposizione itinerante incentrata su 13 archivi queer mondiali.
Gli spettacoli di danza e cinematografici guarderanno al panorama mondiale, con la prima nazionale del pluripremiato lavoro del coreografo israeliano Idan Sharabi e con l’anteprima italiana di Feelings are facts, diretto da Jack Walsh e dedicato all’artista lesbica Yvonne Rainer.