Artisti italiani e ungheresi si confrontano in una mostra a Budapest : un invito al dialogo tra due dei Paesi in prima linea nella crisi migranti. La mostra sarà trasferita in Italia nel 2016.
Mentre al confine ungherese si erigono barriere, a Budapest è in corso una mostra internazionale che unisce sul terreno dell’arte contemporanea Italia e Ungheria, invitando al dialogo e alla solidarietà; oltre le barriere, le paure, le distanze e le tensioni.
Promossa dalla Farnesina assieme al Ludwig Museum di Budapest, dall’Associazione cramum e dalla Fondazione Giorgio Pardi,“OLTRE” (Beyond the foreground) accoglie 10 artisti italiani e 7 ungheresi di diverse generazioni nelle sale dello storico palazzo in cui ha sede l’Istituto Italiano di Cultura della città sul Danubio. Tra loro ci sono Szilárd Cseke, autore del Padiglione Ungheria alla Biennale di Venezia di quest’anno; Endre Tót (in apertura, la sua opera I’m glad if I can read newspapers), vincitore del premio Kossuth nel 2008; mentre, sul versante italiano, figurano Eva Sorensen e Franco Mazzucchelli.
A cura di Sabino Maria Frassà, la mostra sarà trasferita in Italia nel 2016, grazie al Ludwig Museum di Budapest, al Museo Garda di Ivrea, al Museo Francesco Messina e all’Accademia di Ungheria a Roma. Una capsule exhibition sarà infine presentata a Milano, durante BookCity, nella Casa-Museo Boschi Di Stefano.