Il design, tra Bauhaus e contemporaneità

6 Ottobre 2015


Il design ha una storia recentissima eppure già molto articolata, fatta di varianti che non smettono di attingere alle lezioni del passato pur guardando costantemente al futuro. The Bauhaus #itsalldesign, la mostra da poco inaugurata al Vitra Design Museum di Weil am Rhein, in Germania, punta l’attenzione su un capitolo importante di questa disciplina, rappresentato dall’esperienza del movimento Bauhaus.

Nato come scuola di architettura, design e arte nella Germania d’inizio Novecento – con sedi alternate fra Weimar, Dessau e Berlino – il Bauhaus divenne ben presto un punto di riferimento per le sperimentazioni più innovative nel campo della creatività progettuale. Fino al 28 febbraio, la mostra tedesca metterà in luce l’incredibile attualità del design di stampo Bauhaus, liberandolo dagli stereotipi di rigidità e minimalismo che spesso accompagnano la sua definizione.

Mettendo a confronto una rara selezione di oggetti made in Bauhaus – molti dei quali mai esposti prima – con le opere di artisti e designer contemporanei, la rassegna punta a sottolineare la fortissima componente sociale assunta dal design fin dai tempi del Bauhaus e oggi tremendamente attuale. Le soluzioni proposte da Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feininger, Walter Gropius e Wassily Kandinsky sono affiancate ai contributi di Olaf Nicolai, Adrian Sauer, Enzo Mari, Lord Norman Foster, Opendesk e Alberto Meda – solo per citarne alcuni – lungo una linea di continuità tra passato e presente.

Non solo designer, architetti e artisti: i fondatori del Bauhaus rispondevano alle esigenze della quotidianità, creando oggetti e opere che fossero utili alla vita individuale e collettiva. Una sorta di “esperimento totale” perseguito anche – e soprattutto – dai designer contemporanei.

[Immagine in apertura: Adrian Sauer, Raum für Alle, 2015 © VG Bild-Kunst Bonn, 2015]