È la giovane risposta australiana al Serpentine Gallery Pavilion di Londra: quest’anno, l’MPavilion per i Queen Victoria Gardens di Melbourne è stato progettato dallo studio britannico AL_A. Che ha inventato una “foresta” di materiali high-tech.
Progettare un centro per eventi, un luogo di incontro, un landmark temporaneo per gli spazi verdi dei Queen Victoria Gardens di Melbourne: questa la chiamata a cui quest’anno ha risposto, aggiudicandosi la commissione, il team londinese AL_A.
Fondato nel 2009 dall’architetto Amanda Levete – vincitrice del prestigioso Premio Stirling nel 1999 – lo studio ha firmato il secondo MPavilion succedendo agli australiani Sean Godsell Architects, vincitori dello scorso anno.
Lo studio AL_A ha pensato a uno spazio completamente aperto, che inviti alla partecipazione e risponda all’ambiente circostante: l’architettura si distingue per una sorta di tettoia, concepita come fosse “la canopia di una foresta”.
Materiali presi in prestito dall’industria aerospaziale formano un insieme di alberi filiformi alti dai 3 ai 5 metri che ondeggiano, assecondando il vento; le fronde semitrasparenti ombreggiano lo spazio, lasciando filtrare la luce solare, mentre al tramonto una serie di led in consonanza con una traccia musicale (come nella fotografia in apertura, di John Gollings).
Inaugurato agli inizi di ottobre, l’MPavilion sarà sede per i prossimi 4 mesi – sino al 7 febbraio 2016 – di un fitto programma pubblico di talk, workshop, proiezioni e performance, con focus su architettura, paesaggio e design.