Ha compiuto un anno l’istituzione museale panamense progettata da uno dei più famosi architetti al mondo. Un vero e proprio inno alla biodiversità.
Nell’ottobre 2014, il Biomuseo progettato da Frank Gehry per la città di Panama, in America Latina, apriva finalmente le porte al pubblico, dopo quasi un decennio di lavoro. A distanza di un anno dalla sua inaugurazione, il museo dedicato alla biodiversità dell’istmo panamense si conferma come uno dei più importanti e innovativi poli internazionali di storia naturale.
Ideato dall’architetto canadese nel 1999, il Biomuseo sorge in prossimità del Canale di Panama ed è pensato per integrarsi completamente con il paesaggio naturale circostante. Composto di otto sale, l’edificio illustra la storia dell’ambiente panamense, dando particolare risalto alle peculiarità e ai cambiamenti geologico-climatici dell’Istmo.
La costruzione rinsalda il legame con il contesto in cui è inserita, evocandolo attraverso le sue stesse forme: i volumi dell’edificio richiamano le caratteristiche dell’architettura locale, mentre la vivacità dei colori impiegati è una chiara allusione alla varietà floreale e faunistica tipica di questo territorio.