A Milano, una mostra racconta cos’è stata l’Esposizione Universale: lo fa attraverso le architetture dei suoi Padiglioni, fotografate da Franco Fontana. Alla Fondazione Eni Enrico Mattei, sino al 5 dicembre.
Se l’Expo 2015 ha chiuso i cancelli da ormai quasi un mese, dell’Esposizione Universale milanese si parla ancora. E a tenere viva l’attenzione del pubblico sull’evento dell’anno c’è anche la mostra Franco Fontana Architectural Abstractions. Photographs of Expo Milano 2015, in corso alla Fondazione Eni Enrico Mattei sino al 5 dicembre.
Tra i più celebrati e apprezzati fotografi italiani nel mondo, Franco Fontana (nell’immagine qui sotto) ha immortalato le architetture dei padiglioni di Expo 2015 lo scorso giugno, da prospettive inedite. Attraverso 42 scatti e un libro fotografico che racchiude una selezione delle opere, il fotografo modenese ha raccontato a suo modo l’Esposizione Universale.
“Ho approcciato Expo Milano 2015 con gli occhi densi di stupore di un bambino – racconta Fontana – come durante il compiersi del miracolo dell’adolescenza, testimoniando il mio modo di rendere visibile l’invisibile, esprimendo quello che già conosciamo, poiché l’invisibile è l’anima. Quello che ho visto era una parte di conoscenza che possedevo già, che ho interpretato ed espresso, dando significato alle forme e offrendo una testimonianza della vita delle forme stesse. Fotografo ciò che penso, il pensiero mi identifica. La macchina fotografica è solo un feticcio”.
La mostra è parte del progetto Expo, Vista d’autore, promosso da Canon Italia con l’idea di rappresentare l’Esposizione Universale attraverso le immagini di tre famosi fotografi italiani. Oltre a Franco Fontana, anche Paolo Castiglioni e Francesco Cito sono stati chiamati ognuno a raccontare l’evento attraverso tre lenti: quella dell’architettura, del cibo e delle persone.