I celeberrimi dipinti del Maestro della Secessione Viennese trovano nuova vita nell’interpretazione della fotografa austriaca, che trasferisce le celebri atmosfere pittoriche nei suoi scatti con soggetti in carne e ossa.
L’immaginario onirico – e a tratti inquietante – evocato dalla pittura del leggendario Gustav Klimt ha trovato nuova linfa vitale nella rivisitazione artistica proposta dalla fotografa viennese Inge Prader, in occasione del 23esimo appuntamento con Life Ball – il più grande evento di beneficenza europeo a favore delle persone affette dall’AIDS.
Ricreando con dovizia di particolari i soggetti e gli scenari raffigurati dal maestro della Secessione, l’autrice si è servita dell’obiettivo per immortalare l’effetto finale. Gli interpreti dell’intera operazione sono individui in carne e ossa, abbigliati e truccati proprio come i protagonisti delle opere originali.
Il risultato è impressionante: i celebri tableau vivant rappresentati da Klimt si trasformano in icone dal sapore contemporaneo, mantenendo tutta la loro potenza e regalando agli intensi protagonisti di opere storiche – come il Fregio di Beethoven (di cui qui sopra è riportato un dettaglio) e Vita e Morte (nella foto in apertura) – un realismo del tutto inaspettato.