Il leggendario giocatore degli All Blacks si è spento a soli 40 anni. Da tempo combatteva contro una grave forma di sindrome nefrosica.
Un pesante lutto ha colpito il mondo del rugby. La scorsa notte è venuto a mancare uno dei giocatori più famosi di sempre, Jonah Lomu. Affetto da una rara sindrome nefrosica, lo sportivo, appena quarantenne, è morto nella sua abitazione di Auckland a causa di un repentino aggravamento delle sue delicate condizioni di salute.
Siona Tali “Jonah” Lomu – 1 metro e 96 centimetri di altezza per 118 chili di peso – aveva conquistato la fama internazionale militando tra le file dei neozelandesi All Blacks, nel ruolo di tre quarti ala, con la maglia numero 11. La sua memorabile attitudine da centometrista e il suo fair play hanno fatto di lui una leggenda non solo del rugby ma dell’intero panorama sportivo.
Nonostante gli esordi fulminanti appena ventenne durante i mondiali di rugby del 1995 in Sudafrica, la malattia aveva cominciato a farsi sentire già alla fine degli anni Novanta, obbligando Lomu a sottoporsi a un trapianto di rene.
Costretto a ritirarsi all’apice della carriera, nel 2006, il giocatore continuò a combattere la grave sindrome che lo aveva colpito, dimostrando una vitalità epica, che accompagnerà il suo ricordo, come uomo e come artista dello sport.