In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi, Olafur Eliasson impiegherà 80 tonnellate di ghiaccio dalla Groenlandia per realizzare un'imponente installazione pubblica.
Un Olafur Eliasson sempre più motivato dalla convinzione che l’arte possa cambiare il mondo, contribuendo a renderlo un posto migliore, presenterà la sua prossima opera pubblica in occasione del UN Climate Summit (COP21), la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre.
Eliasson allestirà 80 tonnellate di ghiaccio estratti dai fiordi di Nuuk, la capitale della Groenlandia: un enorme monito agli effetti devastanti del riscaldamento globale e un invito ad agire in favore dell’ambiente, che l’artista ha concepito in collaborazione con il geologo danese Minik Rosing, con il supporto di Bloomberg Philanthropies e in partnership con l’organizzazione non profit britannica Julie’s Bicycle, specializzata nel mettere d’accordo creatività e sostenibilità ambientale.
L’artista danese costruirà un enorme orologio, assemblando 20 blocchi di ghiaccio in Place de la Republique che pian piano si scioglieranno, allagando la piazza e portando così all’attenzione pubblica le conseguenze spaventose di un fenomeno reale.
Ice Watch – questo il titolo dell’installazione – sarà pronta dal 29 novembre, il giorno prima che i leader di tutto il mondo si riuniranno a Parigi per discutere di come assicurare la stabilità climatica alla generazioni che verranno.
“In quanto artista, spero che i miei lavori tocchino le persone, che possano rendere più reale un problema che può sembrare piuttosto astratto. L’arte ha la capacità di cambiare le nostre percezioni e visioni del mondo. Ice Watch rende tangibili le sfide climatiche che stiamo affrontando. Mi auguro che ispirerà un impegno condiviso ad agire”, ha detto l’artista a proposito della sua ultima iniziativa.
[Immagine in apertura: Il recupero di un blocco di ghiaccio galleggiante nel fiordo di Nuup Kangerlua, Groenlandia. Photo: Jørgen Chemnitz © 2015 Olafur Eliasson]